Range Rover Sport PHEV presenta Shenzhen
| La prima volta con Nuova Range Rover Evoque
| Architettura modernista in Germania
| L’opinione di George Bamford su cosa sia il vero lusso
| Incontro con l’astronauta Charlie Duke
| La subcultura del carnevale in Brasile
COME SOPRAVVIVERE AGLI
COME SOPRAVVIVERE AGLI INCONTRI PIÙ SELVAGGI Alan McSmith, una guida safari del Parco nazionale Kruger, in Sud Africa, è stato protagonista, insieme ad un grosso elefante maschio, di un video virale sui social media. L’abbiamo intervistato per capire cosa è successo davvero. “Non si può intuire il livello di intelligenza e di complessità di un elefante dandogli un’occhiata. Bisogna trascorrerci del tempo, seguirlo a piedi. Questo incontro, in particolare, si è rivelato qualcosa di unico. Ma non si è trattato di restare di fronte a un elefante con aria di sfida, come se fossi stato Rambo. E non consiglierei a nessuno di usare il filmato a scopi educativi. “Stavamo passeggiando disarmati, il che è piuttosto inusuale. Quando abbiamo incontrato l’elefante e lui ha iniziato ad avvicinarsi con aria di sfida, non avevamo certo un copione da seguire. Si può scegliere di basarsi sul linguaggio del corpo: gli occhi, la proboscide, le orecchie e la coda, il verso che fa, come si muove: da queste cose puoi provare a dedurre quello che l’animale probabilmente farà, sulla base di quello che hai letto sui libri. E di certo un elefante non si basa su un manuale di comportamento! “L’istinto umano è quello di voler controllare la situazione, specialmente quando fai da guida ai tuoi clienti. Ma con gli animali selvatici questa potrebbe non essere la scelta migliore, perché le tue idee e ciò che hai in programma potrebbero non combaciare con quello che l’animale ha in mente. Perciò cercare di arrivare al tuo limite e magari oltrepassarlo potrebbe essere il modo migliore per sciogliere la tensione. “Decidi di prendere posizione e lasci che l’elefante decida cosa fare, piuttosto che suggerirglielo tu. Durante quest’incontro, non avevo previsto cosa sarebbe successo. Accettavo semplicemente quello che faceva l’elefante: se lui si spostava da un lato, mi muovevo da un lato anche io; se lui si allontanava, facevo lo stesso. Guardando il filmato, si ha quasi l’impressione di vedere una coreografia. “Questa comprensione a livello intuitivo fra un essere umano e un elefante ha fatto in modo che la tensione sparisse. Non c’è stato nessun panico. Anche le persone che si trovavano dietro di me non potevano credere a quanto si sentissero calme. Questo incontro ha superato la barriera fra ciò che è logico e ciò che è intuitivo. A volte dobbiamo superare certi limiti, e quando questo succede facciamo incontri significativi”. Guarda il filmato su alanmcsmith.weebly.com A sinistra: Come reagireste se un elefante da sei tonnellate dimostrasse interesse nei vostri confronti? Non avvicinarsi agli elefanti a piedi o a bordo di un veicolo. Viaggiare sempre in compagnia di una guida esperta. IMMAGINI: YOUTUBE “ALAN MCSMITH ELEPHANT ENCOUNTER1“, SHUTTERSTOCK/KENTOH, SHUTTERSTOCK/FRIMUFILMS 16
Quando è stato già visto praticamente tutto, cosa rimane da fare? Esplorare le nuove frontiere della scienza per provare nuove emozioni. I kit per test auto-diagnostici del DNA hanno dato nuova linfa vitale al concetto di albero genealogico, e hanno spinto molte persone a prenotare voli alla ricerca delle proprie radici. Il turismo del Nuovo Mondo che cerca le sue origini nel Vecchio Mondo non è una cosa nuova, ma la diffusione di facili kit auto-diagnostici di analisi del DNA (basta un campione di saliva per farlo) ha facilitato la ricerca a molte persone, che sono poi andate alla scoperta dell’Europa. Secondo MIT Technology Review, circa 12 milioni di persone hanno fatto un test del genere a partire dal 2018. Il test calcola i risultati sfruttando database di campioni delle popolazioni mondiali attuali, cercando variazioni genetiche TRENDSPOTTING PATRIMONIO GENETICO comuni che combacino con il DNA dell’interessato, e fornendo perciò dei risultati probabilistici. Si tratta perciò di valori percentuali e non di dati di fatto. Le società che attualmente offrono questo servizio sono circa 40; producono una relazione dettagliata di sequenze di DNA suddivise per aree geografiche, indicando gli aplogruppi materni e paterni, ovvero percorsi ancestrali di gruppi comuni. Non sarà una scienza esatta, ma l’emozione della scoperta di sé unita a una scusa per un bel viaggio è per molti un cocktail decisamente accattivante. DESTINAZIONI DIVERSE VINI DELL’EST Immaginate 112.000 ettari di vigneti con 30 vitigni diversi, una tradizione enologica di 5.000 anni, la cantina vinicola più grande del mondo, vini che sono stati apprezzati da re, regine e presidenti di Stato. Ma di che posto stiamo parlando? Delle dolci colline di Codru, Ştefan-Vodă e Valul lui Traian, in Moldavia: un territorio ideale per la produzione di vini rossi di qualità, vini frizzanti e brandy. E i riconoscimenti non sono mancati: il Negru de Purcari vinse la medaglia d’oro all’Expo di Parigi del 1878 e divenne uno dei vini più amati dagli zar di Russia. Una visita da non perdere è all’azienda vinicola Cricova, con le sue cantine da record mondiale. “Il suo labirinto sotterraneo scavato nel gesso è da solo più grande di tutte le cantine della Champagne”, rivela l’enologa statunitense e Master of wine Christy Canterbury. “Le cantine sono talmente grandi da avere indicazioni stradali”. Ma a parte le dimensioni mastodontiche della produzione vinicola, è la qualità dei vini moldavi a lasciare a bocca aperta; nelle cantine di Cricova e non solo, vengono invecchiati vini locali destinati a vari dignitari internazionali e a personaggi famosi. La chicca? La tradizione locale per cui la fermentazione deve avvenire in modo naturale e in bottiglia (come per lo champagne) implica che il vino frizzante moldavo debba invecchiare almeno nove mesi e fino a cinque anni. Viene voglia di fare un brindisi. wineofmoldova.com 17
Land Rover Magazine narra le storie provenienti da ogni angolo del mondo che esaltano la forza d'animo e l'esigenza di spingersi oltre qualsiasi confine, Above and Beyond.
In questo numero Nuova Defender è messa alla prova da due giovani appassionati di avventura che si accingono a esplorare il Polo Sud. Inoltre, per celebrare il cinquantesimo anniversario di Range Rover, andremo alla scoperta di Dubai. Volgeremo poi lo sguardo verso nuovo orizzonti per incontrare i progettisti impegnati nello sviluppo di tecnologie in grado di cambiare il futuro di tutti noi.